Salti e acrobazie sul lago d’Idro: Roby e il kite surf
Fare kite è un po’ come pilotare un aquilone che ti permette però di volare.
E’ entrato a far parte dei kiters (il popolo degli aquiloni) nel 2004 e da allora si dedica al kite surf sulle acque del lago d’Idro e non solo.
Stiamo parlando di Roberto (Roby) Maselli, classe 1980 di Sarezzo (Val Trompia) avvicinato a questo sport dal fratello, Stefano Maselli uno tra i top player italiani.
Sebbene il suo primo amore sia l’alpinismo oggi il lago e il kite surf sono tra le sue più grandi passioni «si tratta di uno sport indescrivibile perché ci sei solo tu, l’acqua il sole e il vento. Un’emozione stupenda e impagabile, che non saprei nemmeno io come descrivere… per capirlo bisogna provarlo».
Uno sport “easy”, come lo definisce Roby tanto che, aggiunge «ha un range d’età molto ampio, si va dai bambini di 6-7 anni a persone che superano la settantina. La cosa bella è che si divertono tutti!».
Bastano poche ore di lezione e si è pronti per affrontare le acque del lago. «Il corso base è di 2/3 giorni e tra i “prerequisiti, se così possiamo chiamarli, non c’è nemmeno essere capaci di nuotare perché si ha il giubbotto di salvataggio!».
Uno sport in cui, a farla da padrone sono i salti! «Il bello del kite è proprio saltare. Fare kite è un po’ come pilotare un aquilone che ti permette però di volare. Non bisogna fare nulla, quando il vento gonfia la vela e tu inverti riesci a fare salti che vanno da uno a 15 metri».
Niente paura però per i “neofiti” di questo sport «se si è alle prime armi non si riescono a fare grandi salti, ma si scivola sulle acque del lago».
Il kite surf, arrivato in Italia 18-20 anni fa sta riscuotendo il favore di moltissimi «il vento e la finestra di volo sono gli stessi del windsurf, ma l’attrezzatura è diversa e direi meno ingombrante. Per il kite la tavola è di un metro, un metro e mezzo e l’aquilone sta in una sacca».
Una passione che per Roberto si è trasformata in una vera e propria professione.
Roberto infatti dal 2006 è presidente della Maselli Kite School: «per me è sicuramente una grandissima soddisfazione perché non sempre è possibile lavorare facendo cose che ci piacciono. Tutto è partito come un gioco dove c’eravamo solo io e il mio furgone, mentre oggi siamo in una decina e abbiamo tra i 500-600 iscritti. Ci sono molti ragazzi che si allenano con noi e tra queste anche Greta Menardo campionessa nel 2013 del mondiale juniores».
Durante la stagione, che va da metà aprile ai primi di ottobre il kite surf porta sul lago d’Idro moltissimi tra appassionati e curiosi.
Ovviamente tutto ciò... meteo permettendo «per fare kite c’è bisogno del sole perché il vento che permette di fare questi salti è un vento termico, che si alza dal terreno nel pomeriggio, dalle 13 alle 18 circa».
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