Mario Zanetti e l’Antica chiesa di San Barnaba
L’Antica chiesa di San Barnaba è radice, è sorgente di acqua pura, è pensiero e sintesi di una comunità.
Parte da questi presupposti la trasformazione dell’antica chiesa di Bondo, quale luogo sacro della memoria della sua gente, portandoci a pensare a quegli uomini e a quelle donne che seppero con grande fatica, ingegno, amicizia e solidarietà, superare le difficoltà del loro tempo. Negli ultimi anni, nell’epoca della grande crisi e della globalizzazione, l’antica chiesa, ha assunto una nuova veste; divenendo uno dei punti strategici e monumento dell’identità stessa del territorio. Esprimendo con questo, una straordinaria capacità di adattamento ai nuovi tempi, a nuove esigenze di una società in forte cambiamento.
La scopriamo assieme a Mario Zanetti, di Bagolino, tra i protagonisti di questo cambiamento e fondatore dello Studio d’arte Zanetti.
«Alla base di tutto c’è un concetto semplice - spiega Mario - chi non ha passato non ha presente e non ha futuro».
Stiamo parlando di una chiesa con una navata e due sagrestie del 1500 – sottolinea Mario – con affreschi eleganti, ma soprattutto, che trasuda di storia. Da 600 anni, è e continuerà ad esserlo per il futuro il punto di riferimento della sua comunità».
Dal 2011 a farla rivivere, nel nome della bellezza, si sono susseguiti appuntamenti stagionali tra cui mostre ed eventi culturali di vario tipo «un percorso – aggiunge Mario – che stiamo promuovendo e sostenendo con l’amministrazione comunale; per dare nuovi stimoli e nuovi strumenti, favorendo il cambiamento e una nuova forma di crescita sociale ed economica».
Ecco quindi che le opere di artisti di rilievo nazionale e internazionale hanno trovato spazio proprio qui: Viveka Assembergs, Giuseppe Bartolini, Aurelio Bertoni, Franco Chiarani, Lamberto Correggiari, Marilù Eustachio, Gianfranco Ferroni, Giuliano Giuliani, Graziano Gregori, Lino Mannocci, Claudia Marchetti, Tullio Pericoli, Renzo Rivadossi, Gianluigi Rocca, Antonio Stagnoli, Francesco Tabusso, Nicola Villa, Ivan Zanoni, Luciano Zanoni. Gli artisti della Pop Art come Andy Warhol, David Hockney, Ellsworth Kelly, Frank Stella, Jasper Johns, Robert Rauschenberg, Roy Lichtenstein. Poi ancora Mimmo Paladino, Marc Chagall, Georges Rouault e Tonino Guerra. Fra i grandi maestri della grafica antica Albrecht Durer, Cristofano Robetta, Rembrandt van Rijn.
Il progetto, che ha una dinamica pluriennale, nella sua articolazione, ha l’obiettivo principale, come sottolinea Mario «di trasformare l’antica chiesa di San Barnaba in un centro culturale di alto livello, una sorta di faro culturale».
Un modo dunque «per poter sviluppare e ampliare le prospettive e gli orizzonti del territorio, valorizzato anche grazie alle nostre proposte culturali».
Il rapporto che lega Mario a questa chiesa di montagna è oggi molto forte e profondo «in realtà – aggiunge – è stato un amore a prima vista, appena sono entrato, nonostante si presentasse come un magazzino con banchi ammassati e un forte odore di muffa, ho intuito che era il luogo perfetto per l’idea e il progetto culturale che avevo in animo di realizzare».
Una vera e propria rinascita dunque, sviluppata dalla volontà di «essere creativi e attivi – continua – con il desiderio di coltivare e offrire alla comunità ed ai suoi ospiti qualcosa di bello e di veramente autentico».
A conferma della “buona riuscita” del progetto, per Mario «vi sono due elementi importanti, l’aumento dei visitatori, ma anche il rapporto che si è andato instaurando e consolidando con gli abitanti di Bondo (Tn) e più estesamente delle Giudicarie. Dobbiamo essere consapevoli che la cultura, l’arte e la storia, sono una risorsa, hanno un significato ed un valore straordinario. Se protette e valorizzate, possono diventare modello e driver di sviluppo del territorio».
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